Siti incontri seri

sabato 26 ottobre 2013

La rete mondiale delle informazioni finanziarie

Agenzie per la regolamentazione finanziaria
È un fenomeno nuovo quello delle banche non americane, come le banche svizzere, che sono messe sotto torchio da parte di agenzie americane "per la regolamentazione finanziaria", pare non ci siano precedenti. Alcune teorie cercano di interpretare il fenomeno e di spiegarne la dinamica:

1) le sanzioni alle banche non-USA, soprattutto banche europee e svizzere, fanno parte della ristrutturazione finanziaria annunciata dal presidente statunitense;

2) le sanzioni sono in pratica nuove armi usate dalle banche statunitensi per danneggiare le banche europee;

3) il meccanismo delle sanzioni extraterritoriali è una nuova iniziativa delle élite al potere (negli Stati Uniti) per rafforzare la superiorità geopolitica degli Stati Uniti rispetto all'Europa e al resto del mondo.

Ci sono anche altre teorie attorno al "racket del dollaro".

Ripetendo goffamente lo schema Hegeliano, si crea una crisi, la "tesi", poi una risposta alla crisi, in "antitesi", per dar luogo a un conflitto; quando il conflitto ha lacerato le parti e stremato i superstiti, intervengono i "buoni" per dare la sintesi, che di solito è un capovolgimento sociale, una mutazione degli equilibri, un processo di cambiamento nell’organizzazione della società, che per avvenire senza crisi, senza orrore e senza genocidi, impiegherebbe decenni.

La crisi artificiale
Il trucco si mette in atto con gli eventi del 11 settembre 2001, con la messa in scena ridicola organizzata disordinatamente per accreditare il cosiddetto "terrorismo islamico", completamente inventato e finanziato dal capitale occidentale.

A) I pretesti per le invasioni con bombe e cannoni

E da quell'evento si è cavato il pretesto per innescare una serie di guerre in medio oriente; le guerre, fatte con i bombardamenti, le invasioni e la criminale complicità di tutti i militari italiani, del governo italiano che cede le basi, e di tutti i collaboratori diretti e indiretti delle forze armate italiane, vogliono estendersi anche al resto del mondo, ovunque ci siano pozzi di petrolio o banche centrali da revisionare.

B) I pretesti per le legislazioni liberticide

E però, da quell'evento, si è cavato il pretesto anche per introdurre in Europa, e nel resto del mondo asservito supino, una serie di norme restrittive e liberticide che, in assenza di crisi drammatica, avrebbero richiesto altrettanti decenni di discussioni e contestazioni. Fra queste, la vigorosa adozione delle legislazioni fraudolente sul riciclaggio, sulla corruzione, sul finanziamento del terrorismo, sull'evasione fiscale, sulla criminalità organizzata, sul traffico di droga, sui delitti cibernetici, e altre prese per il culo sul tema delle possibili minacce alla cosiddetta "sicurezza", come se queste potessero derivare dai cittadini e non, come storicamente e precisamente accade, dagli enti di stato militari e paramilitari.

Organi inquirenti extraterritoriali e poco legali

È interessante notare che l'adozione vigorosa di questa legislazione ha carattere di extraterritorialità. Questo comporta che, anche se una presunta "minaccia alla sicurezza" statunitense viene individuata fuori dagli Stati Uniti, qualche agenzia del governo statunitense ha titolo per intervenire. Se talune operazioni finanziarie o bancarie di banche estere (dove le imprese bancarie o finanziarie sono collocate al di fuori del territorio degli Stati Uniti), sono considerate pericolose da talune agenzie del governo statunitense, dette imprese bancarie sono ugualmente soggette a vincoli di responsabilità legale.

C) I pretesti per le convenzioni sull'obbligo della collaborazione

Ancora da quell'evento si è cavato il pretesto per le agenzie di spionaggio occidentali di ratificare accordi internazionali molto variegati, un po' ovunque nel mondo, per richiamare l'obbligo degli Stati supini di collaborare con la raccolta delle informazioni su tutti i cittadini, sempre nell'intento di cogliere sul nascere anche solo il sorgere di un pensiero che possa costituire una "minaccia" o un "pericolo" alla "sicurezza".

D) La rete mondiale delle informazioni finanziarie
E consegue dal punto C che, per monitorare le possibili, presunte, violazioni che potrebbero essere commesse dalle banche straniere (in Europa e in Svizzera), da imprese e individui residenti fuori dagli Stati Uniti, le agenzie di spionaggio hanno speso decenni per creare un sistema (una rete) d'informazioni finanziarie globale. Questo sistema consente di monitorare tutti gli atti compiuti da individui ed aziende nel mondo, di registrarli e di immagazzinarli. Tutte le violazioni compiute, rispetto alle regole del gioco imposte inizialmente negli Stati Uniti, anche fuori dai territori che rientrano nella giurisdizione statunitense, sono memorizzati.

Nessun commento:

Posta un commento

Cosa ne pensi?